Sono un uomo galante, e in qualsiasi occasione, mi è sempre piaciuto omaggiare il mio Amore con dei fiori. Che gioia vedere i suoi occhi illuminarsi tra quei petali fioriti; che ebrezza respirare il suo profumo tra il profumo di quei fiori.
E lei era davvero speciale; ci teneva così tanto a me che per soddisfare il mio desiderio di regalare fiori, quando non c'era l'occasione, trovava i motivi più irrilevanti per litigare e arrabbiarsi, così che io potessi uscire e tornare con un bel bouquet per fare la pace. Sempre più spesso mi diceva "sparisci e non farti più vedere! Ma quand'è che te ne vai al cimitero?"; Ohhh, quanto mi amava! E che gioia immensa quando con così tanta determinazione mi spingeva fuori per mandarmi dal fioraio del cimitero a prenderle qualcosa.
Erano anni in cui la passione reciproca era incontenibile. Lavoravo fuori e rientravo solo per il week-end, ma la chiamavo tutti i giorni. Ed anche telefonicamente riusciva sempre a trovare il modo per farsi mandare dei fiori accusandomi di qualche cosa per farmi sentire in colpa. A volte si trattava di piccoli pretesti per litigare che stavano nel palmo di una mano ("tutte le mie amiche hanno il trilogy e tu ancora non me lo hai regalato...)" , altre volte volte di cose un po' più importanti che richiedevano un garage ( "è quasi primavera, perchè ancora non hai ordinato la nuova spider bmw Z4? Te l'ho chiesta 2 mesi fa..."?). Ed io per farmi perdonare, provvedevo subito a spedirle dei fiori, con la promessa che al rientro avremmo fatto la pace dal gioielliere o all'autosalone. Sono un uomo galante, io.
Quando poi nel week-end tornavo e potevamo finalmente stare insieme, ci univa una passione travolgente. Purtroppo però lei era un po' cagionevole, e spesso capitava che proprio nel week-end avesse febbre e mal di testa, e per la nostra irrefrenabile passione dovessimo rimandare.
Poi finalmente stava meglio, e dava libero sfogo alla sua fantasia inventando delle situazioni ancora più divertenti per aumentare il desiderio. Ad esempio prima di concedersi, voleva mettermi alla prova per vedere se l'amavo davvero, e mi chiedeva di uscire a trovarle dei fiori particolari. Mi avrebbe ricompensato solo una volta che fossi tornato con il fiore richiesto, un po' come un cagnolino che torna con il bastone e si becca il croccantino come premio.
Ma con il tempo diventava sempre più complicato trovare i fiori che voleva. A volte occorrevano ore, poi giorni. e più passava il tempo e più tempo mi occorreva: una settimana, poi due, poi tre e poi 1 mese....e ancora e ancora; quanto a lungo dovevo attendere per ricevere il tanto sospirato premio!!! Ma fremevo di felicità al solo pensiero che mi avrebbe ricompensato con il suo bellissimo fiore che diceva sempre di aprire soltanto per me (anche se non capisco perchè da un po' di tempo non era più morbido e scivoloso, ma ruvido come un croccantino e faceva quasi lo stesso odore). Ma sono un uomo galante, io non bado a queste cose.
E poi che meraviglia tutti quei fiori per casa. Spesso mia moglie per paura che le piante fiorite si ammalassero, chiamava il fioraio egiziano sotto casa per una visitina. Per fortuna diceva sempre che stavano bene, ma che tra due giorni ci voleva una ripassatina ed un'altra bottarella di antiparassitario, e così Giza il fioraio era ormai di casa e veniva a curare i fiori un giorno si e un giorno no...
Ma poi ad un certo punto qualcosa è cambiato, mi ha detto che lei non era più sicura del suo sentimento verso di me, perché non riuscivo più a portarle i fiori che mi chiedeva e così facendo non mi prendevo cura più del suo fiore. Per questo adesso sta con Giza il fioraio, perché dice che lui l'ama davvero.
Ma prima di arrendermi, le ho chiesto di darmi un'altra possibilità e lei ha detto che se le avessi portato una peonia maculata prima di Giza, poteva riconsiderare l'idea di tornare con me. Naturalmente è stata una battaglia persa: come competere con un fioraio che passa tutto il giorno in mezzo ai fiori e si porta anche il lavoro a casa prendendosi cura del fiore di mia moglie?
Così ho dovuto rinunciare definitivamente a lei.
Per fortuna adesso ho una nuova compagna. Purtroppo ho dovuto smettere di regalare fiori perché lei è allergica. Ma resto sempre un uomo galante e all'antica, e non perdo occasione per regalare dei dolci al mio nuovo Amore.
Ieri era la nostra ricorrenza, un altro mese di splendido amore; per la precisione era il nostro ottavo mese di magia. E così le ho preso dei buonissimi cannoli siciliani, la sua pastarella preferita. Lei mi dice sempre che il cannolo le piace molto, ma si lamenta che è difficile trovarlo davvero buono. Ma sono certo che impegnandomi riuscirò a renderla felice e a portarle il cannolo ideale. Che gioia sapere che con una pastarella potrò renderla felice!!!
Tra soli quattro giorni saranno sette mesi dalla prima volta che mi ha fatto conoscere sua madre, ed ho già in mente dei ghiottissimi dolcetti pugliesi e una tortina per festeggiare. Sua madre l'ho conosciuta quella volta quando il mio tesoro mi aveva chiesto di accompagnarla in un posto. Quando ci siamo incontrati mi ha fatto una sorpresa e me l'ha presentata. Mi ha detto che la mamma era molto stanca e così aveva pensato di portarla a passare qualche giorno a Villa Letizia, una casa di riposo.
Che donna amorevole, preoccuparsi così della sua anziana mammina. Sono felice, e comincio a pensare che sia proprio lei la donna giusta. E' premurosa, amabile e sa sempre come sorprendermi trovando una scusa per farmi passare in pasticceria. Adesso infatti, capita sempre più spesso che mi chieda di andare al suo posto a fare visita a sua madre. All'inizio la povera suocera doveva stare solo qualche giorno,ma sono passati 7 mesi e sembra che sia molto stanca e abbia bisogno di molto riposo. Per questo evita di farla tornare a casa; e dice che è anche malata, ha il colesterolo e tutte le arterie otturate, ed anche un po' di diabete. Che fortuna che possa restare ancora a Villa Letizia a riposarsi per i mesi a venire.
Ma il mio Amore ci tiene che la mamma sia felice e così si raccomanda sempre "portale dei dolcetti, di quelli belli grossi e grassi..."; e la cara suocera con tutte queste attenzioni della figlia muore di felicità per così tanta dolcezza...
A me piace andare a trovare la suocerina, sono un uomo all'antica; e poi quanto è bello dopo la visita, tornare a casa della mia amata e sapere che mi aspetta a braccia aperte. Spesso trovo miele e zucchero a velo o panna sulle lenzuola, mi dice sempre che vuole farsi trovare come se fosse la mia pastarella e così si spalma i seni di panna e sparge lo zucchero a velo sul suo corpo al posto del borotalco. Dice di aspettarmi tanto, ma che poi si fa tardi, io non sono ancora arrivato e preferisce fare una doccia. Così ogni volta per gustarmi il suo pasticcino debbo rimandare; e a dire il vero adesso sono tre mesi che non riesco a gustarmi il suo morbido dolcetto. Ma mi basta sapere che mi ha aspettato e sono felice lo stesso. Sono un uomo all'antica, io.
E poi lei dice sempre che mi ama così tanto che non vuole privarsi del piacere di ricevere e gustare le mie pastarelle anche a rischio di ingrassare un po'. Così per scongiurare questo rischio e poterne mangiare ancora di più restando sempre in forma, ha bisogno che il personal trainer la segua a casa almeno un giorno si ed uno no. E lei sa che io sono all'antica, ma non sono geloso; io mi fido di lei. Come potrei essere geloso di una compagna dolce come lei? Più dolce di lei c'è solo una pastarella; e anche lei dice sempre che più dolce di me c'è solo un buon cannolo. Proprio come quello che il personal trainer, conoscendo la sua passione, ha cominciato a portarle e lei trova così sublime...
Io non solo geloso, ma un po' comincio ad essere invidioso. Devo riuscire a scoprire in che pasticceria lo prenda; ma devo indagare, non posso chiederlo. Sono un uomo all'antica , io e se non sapessi trovare da solo un buon cannolo per il mio amore, che uomo sarei?